UNITA’ A SINISTRA

di Achille Bonifacio per prcenna.it

E’ incominciato il processo di santificazione di Nichi Vendola. A fronte di una sconfitta del PD e della sinistra che stacca la pelle, finalmente pare che ci sia almeno un motivo per nascondere la sconfitta con l’esaltazione del nuovo santo. E’ la solita storia, gratta gratta si avverte il bisogno, anche a sinistra, di un capo , di un leader, del <<grande padre>>.
La rivista di Sansonetti, “gli ALTRI”: <<C’e solo Vendola>> titola l’intervista di Gagliardi a Bertinotti; e “Nichi, L’onda anomala” il titolo dell’articolo di Ritanna Armeni. Continua a leggere

MODERNITA’ E SOCIALISMO

di Achille Bonifacio per prcenna.it

<<Secondo la mia prospettiva, la modernità è dunque uno stato di modernizzazione permanente, ossessiva e compulsiva. Secondo tale definizione, siamo ancora moderni, forse più che mai. Questa moderna ossessione/compulsione raggiunge infatti la piena maturità nella sua fase liquido-moderna>>.
Mi venivano in mente queste parole di Bauman tratte dal libro “Modernità e globalizzazione”, intervista di Giuliano Battiston, dopo aver letto su “gli ALTRI” del 12 marzo 2010 le interviste a Fausto Bertinotti e a Giacomo Marramao e gli interventi di Laura Pennacchi e Anna Simone in una discussione sul tema “La modernità”. Continua a leggere

Politica e contraddizioni

di Armando Petrini *

su Liberazione del 19/05/2009

Le bugie, in politica, hanno ancora le gambe corte? Ogni tanto vien da dubitarne. In questa difficile ma decisiva campagna elettorale sembra proprio che ciascuno possa dire tutto e il contrario di tutto. Senza – e questo è il dato più preoccupante – che la cosa riesca ad apparire davvero degna di nota. Continua a leggere

Ferrero risponde a Bertinotti: Un errore distruggere tutto

Ferrero 08“In politica troppa confusione può portare al nichilismo”. Intervista a Paolo Ferrero 

di Frida Nacinovich – Liberazione, 8 maggio 2009

Segretario Ferrero, in un’intervista a “l’Unità” il suo predecessore Fausto Bertinotti guarda alle elezioni europee e dice: «Tanto peggio, tanto meglio». Quindi pensa che in fondo sarebbe un bene se alla sinistra del Pd nessuno arrivasse al 4%. Alla cronista viene in mente un racconto di Edgar Allan Poe, il gatto nero, con il protagonista che uccide prima l’amato gatto di casa poi la moglie. Davvero è tutto da buttare, tutto da rifare? La sinistra italiana è davvero come l’araba fenice, deve rinascere dalle sue ceneri? Continua a leggere